Architettura urbana, la città è sempre più verde...
oggi nelle nostre città si moltiplicano gli esempi di architettura sostenibile integrata ai contesti urbani.
Questa nuova tendenza che sembra essere nata soltanto da pochi anni, in realtà ha delle radici molto profonde. Probabilmente i primi popoli che iniziarono ad apprezzare e realizzare i giardini pensili furono i Babilonesi, con i famosi giardini pensili di Babilonia. Innanzi tutto quando parliamo di giardino pensile facciamo riferimento ad una tipologia di giardino del tutto particolare, che consiste in spazi verdi coltivati non su terreno, ma su edifici, terrazze o addirittura tetti. Ai tempi di Nabucodonosor II (634 – 562 A.C.) nella città di Babilonia si decoravano edifici sia privati che pubblici, tanto da essere considerati oggi tra le "sette meraviglie del mondo". Alla base del mantenimento di questi meravigliosi giardini c’era un fenomenale sistema di irrigazione: l’acqua veniva sollevata grazie a grandi ruote che la raccoglievano direttamente dal fiume, portandola fino in alto, in alcune cisterne posizionate nei piani alti della costruzione.
Oggi in chiave moderna, vengono un po rispolverati apprezzandone i benefici, forse il primo edificio a valorizzare questo revival è stato sicuramente il Bosco verticale, capolavoro di architettura urbana verde che Stefano Boeri ha concepito per Milano.
Un edificio che si sviluppa in verticale con una fittissima coltre di vegetazione che lo avvolge. Alberi, arbusti, piante spuntano da terrazzi e scanalature, cambiando di stagione in stagione, diventando un nuovo polmone verde della città. Ma se vogliamo parlare di edifici letteralmente avvolti nel verde possiamo anche citare 88 Market Street di Singapore. Il nuovo progetto di Carlo Ratti (firma che sta dietro la progettazione del padiglione Hortus di F.I.C.O.) prevede di inserire un parco cittadino con un grattacielo, nella città-stato asiatica è tra le prime al mondo per edilizia che integra il verde con l’urbanistica. O ancora Mille Arbres, vera e propria ‘foresta’ parigina: un maxi edificio polifunzionale che ospita un enorme parco verde. Progettato da OXO Architectes e Sou Fujimoto Architects. Senza voler necessariamente utilizzarlo in opere maestose e faraoniche, introdurre il verde all’interno delle nostre case, integrandolo con l’arredo, è un’ottima idea che permette di dar vita ad ambienti piacevoli, confortevoli e che favoriscono il benessere delle persone. Il verde può essere anche un mezzo per definire il design dei nostri interni, dando vita ad immagini e scenari particolarmente suggestivi. La sensibilità al tema della sostenibilità e dell’ambiente è in continua crescita e sempre più persone cercano di trasformare le proprie abitudini e i luoghi in cui vivono e lavorano in qualcosa di più “green”.
Ognuno di noi può scegliere il modo che ritiene migliore per assicurare la presenza di un po’ di verde in casa, senza rinunciare a nessuno dei vantaggi che le piante e la vegetazione in generale offrono all’uomo.
Installare una parete verde, un quadro vegetale, o se si è più fortunati e si ha più spazio costruire un giardino d'inverno, che permetta una vera e propria continuità tra il tipico ambiente interno di casa e la natura, senza uscire all’esterno.
anche in questo caso affidarsi ad un esperto, un progettista e a ditte specializzate nel settore, servirà ad evitare errori, danni e dispendio inutile di soldi.
Questa nuova tendenza che sembra essere nata soltanto da pochi anni, in realtà ha delle radici molto profonde. Probabilmente i primi popoli che iniziarono ad apprezzare e realizzare i giardini pensili furono i Babilonesi, con i famosi giardini pensili di Babilonia. Innanzi tutto quando parliamo di giardino pensile facciamo riferimento ad una tipologia di giardino del tutto particolare, che consiste in spazi verdi coltivati non su terreno, ma su edifici, terrazze o addirittura tetti. Ai tempi di Nabucodonosor II (634 – 562 A.C.) nella città di Babilonia si decoravano edifici sia privati che pubblici, tanto da essere considerati oggi tra le "sette meraviglie del mondo". Alla base del mantenimento di questi meravigliosi giardini c’era un fenomenale sistema di irrigazione: l’acqua veniva sollevata grazie a grandi ruote che la raccoglievano direttamente dal fiume, portandola fino in alto, in alcune cisterne posizionate nei piani alti della costruzione.
Oggi in chiave moderna, vengono un po rispolverati apprezzandone i benefici, forse il primo edificio a valorizzare questo revival è stato sicuramente il Bosco verticale, capolavoro di architettura urbana verde che Stefano Boeri ha concepito per Milano.
Un edificio che si sviluppa in verticale con una fittissima coltre di vegetazione che lo avvolge. Alberi, arbusti, piante spuntano da terrazzi e scanalature, cambiando di stagione in stagione, diventando un nuovo polmone verde della città. Ma se vogliamo parlare di edifici letteralmente avvolti nel verde possiamo anche citare 88 Market Street di Singapore. Il nuovo progetto di Carlo Ratti (firma che sta dietro la progettazione del padiglione Hortus di F.I.C.O.) prevede di inserire un parco cittadino con un grattacielo, nella città-stato asiatica è tra le prime al mondo per edilizia che integra il verde con l’urbanistica. O ancora Mille Arbres, vera e propria ‘foresta’ parigina: un maxi edificio polifunzionale che ospita un enorme parco verde. Progettato da OXO Architectes e Sou Fujimoto Architects. Senza voler necessariamente utilizzarlo in opere maestose e faraoniche, introdurre il verde all’interno delle nostre case, integrandolo con l’arredo, è un’ottima idea che permette di dar vita ad ambienti piacevoli, confortevoli e che favoriscono il benessere delle persone. Il verde può essere anche un mezzo per definire il design dei nostri interni, dando vita ad immagini e scenari particolarmente suggestivi. La sensibilità al tema della sostenibilità e dell’ambiente è in continua crescita e sempre più persone cercano di trasformare le proprie abitudini e i luoghi in cui vivono e lavorano in qualcosa di più “green”.
Ognuno di noi può scegliere il modo che ritiene migliore per assicurare la presenza di un po’ di verde in casa, senza rinunciare a nessuno dei vantaggi che le piante e la vegetazione in generale offrono all’uomo.
Installare una parete verde, un quadro vegetale, o se si è più fortunati e si ha più spazio costruire un giardino d'inverno, che permetta una vera e propria continuità tra il tipico ambiente interno di casa e la natura, senza uscire all’esterno.
anche in questo caso affidarsi ad un esperto, un progettista e a ditte specializzate nel settore, servirà ad evitare errori, danni e dispendio inutile di soldi.