Gli errori da non fare quando si ristruttura una casa...

Mi piace iniziare questo blog con una frase di un poeta peruviano, Sergio Bambarèn:

“Chiunque ad un certo punto della vita mette su casa.
La parte difficile è costruire una casa del cuore.
Un posto non soltanto per dormire, ma anche per sognare.

Un posto dove crescere una famiglia con amore, un posto non per trovare riparo dal freddo ma un angolino tutto nostro da cui ammirare il cambiamento delle stagioni; un posto non semplicemente dove far passare il tempo, ma dove provare gioia per il resto della vita.”

 Ovviamente lo stesso concetto lo si può utilizzare estendendolo a tutte le tipologie edilizie in cui  o per necessità o per lavoro , o per altro ci  si deve passare all'interno un periodo importante della nostra vita.
Elencherò in breve quali sono gli errori più comuni che si fanno in fase decisionale e attuativa.

1) Scegliere l'offerta pu bassa...

Questo è sicuramente l’errore più diffuso ed amaramente, c’è da constatare che è tipico dell’italiano. Noi siamo quelli che giriamo decine di negozi alla ricerca dell’offerta più conveniente per un cellulare (finendo spesso per spendere di benzina più di quanto abbiamo risparmiato…). Naturalmente non ci comportiamo in modo molto diverso quando dobbiamo scegliere l’impresa a cui affidare i lavori di ristrutturazione di casa nostra: cerchiamo l’impresa più economica sul mercato!
Qui l'errore è paragonare imprese diverse e lavorazioni diverse, materiali e qualità diversi e soprattutto esperienze e organizzazioni delle  imprese totalmente diverse tra loro , utilizzando l'unico parametro evidente: IL PREZZO.
Quindi il metodo di approccio sicuramente più giusto è:

Che materiali prevede l’impresa per fare la mia ristrutturazione?  

Come è organizzata?

Che garanzia mi offre sui lavori che farà a casa mia?

aggiungerei...

quali lavori simili ha già realizzato e con quali risultati?

Per analizzare due più capitolati/preventivi e scegliere il migliore bisogna quindi:

 sempre confrontarli con gli stessi materiali, le stesse lavorazioni e sopratutto le stesse garanzie fornite all'impresa.

2 ) Affidarsi esclusivamente ad un impresa senza l'ausilio di un tecnico progettista

in questo caso l'impresa tenterà quasi sempre di portare acqua al proprio mulino, semplificando lavorazioni e consigliando ciò che sa o meglio saprebbe fare in base alle proprie limitate conoscenze, faccio un esempio, se io vendo un determinato prodotto, non proverò mai a inserire nel capitolato ciò che non posso vendere , anche se sono consapevole che é di qualità superiore. Un progettista analizza sempre indipendentemente da marca o da tendenze quali sono le soluzioni migliori da adottare, perché oltretutto se ne assume indirettamente la responsabilità delle scelte. Inoltre é per legge costantemente aggiornato sui materiali innovativi, sulle nuove leggi di applicazione e di risparmio energetico, nonché di SOSTENIBILITA' ambientale, concetto oggi assai ricercato.
Se un tecnico offre le sue prestazioni ad un prezzo molto basso rispetto alla concorrenza, dedicherà in proporzione un tempo altrettanto basso al lavoro a lui commissionato, per poter compensare con altri incarichi quanto perso nel precedente incarico, anche se non professionale, purtroppo é la legge di sopravvivenza.


3) Il più pericoloso.. il FAI DA TE , meglio conosciuto come io so tutto...

In questo caso, il Committente più credulone, crede di potersi sostituire sia alle imprese e soprattutto al progettista, pensando che due cognizioni lette qua e la, la conoscenza del famoso amico, o cugino, possano sopperire facendolo abbondantemente risparmiare sul tutto.

Ebbene sono le tipologie di persone che non solo spenderanno di più,  perderanno e sottrarranno alla propria attività tempo e denaro, e soprattutto rifaranno i lavori al 90% perché fatti male o non in regola con le leggi in materia di ristrutturazioni. Un esempio, vi curereste da soli in caso di malattia? o vi rivolgereste ad un ottimo medico, magari specializzato in materia... ebbene la casa da ristrutturare va considerata come un malato da curare, va studiata, analizzata, rilevata, per poi emettere dal punto di vista tecnico quali sono le soluzioni migliori, poi dal punto di vista estetico solo un buon progettista pu dare quel PLUS in più che ti farà godere del tuo ambiente per molto tempo.

4) Affidare i lavori a più imprese...

Bhe qui ci sarebbe tanto da dire ma mi limito a  specificare che: una sola impresa prende con se tutte le responsabilità di realizzazione. di cantiere , di tempistica e di pagamenti, senza accusarsi tra di loro in caso di affidamento a più imprese, o aspettare i lavori propedeutici dell'una o dell'altra, le attese per i materiali, ...operai che non vengono in cantiere, tempistiche non rispettate. inoltre dal punto di vista puramente economico, il committente risparmia di più, potendo contare su una scoutistica maggiore sul totale dei prezzi , un unico interlocutore economico, e soprattutto un domani, un unico responsabile dei lavori insieme al progettista.
per il committente molto più tempo recuperato, meno soldi spesi e sicuramente meno stress.


5) Le autorizzazioni sono tutto....

Quando un Committente intende fare i lavori da se, o affidandoli ad un impresa che quasi sempre é priva all'interno del proprio organico della figura di un progettista abilitato, si ritroverà

quasi sempre con opere realizzate abusivamente o non in regola con quanto previsto dai regolamenti edilizi vigenti, questo perché solo un tecnico che dovrà necessariamente asseverare e firmare con il proprio nome e a suo rischio, avrà tutta l'intenzione di far eseguire ed approvare un progetto in regola con tutte le normative, sia in fase progettuale che esecutiva.

inoltre solo con pratiche in regola e ben realizzate si potrà accedere ad una serie di agevolazioni fiscali o Bonus che in questo momento lo Stato mette a disposizione. il rischio è quello di pagare importanti sanzioni e nel peggior dei casi demolire quanto é stato fatto abusivamente o non in regola.


6) Ascoltare troppe persone.....

questo é il modo peggiore per vivere un  cantiere ,in generale una ristrutturazione, capita spesso di portare durante i lavori (cosa che ho fatto fare in alcuni casi e non faro mai più fare), amici o parenti a visionare come procedono i lavori.Ebbene nn c'è cosa peggiore per poter perdere il controllo e la sicurezza sulle scelte sia progettuali che realizzative. Questi inizieranno ad inculcarti dubbi, anche e sicuramente tra i più banali e stupidi, dettati dalle loro esigue esperienze, tentando di sostituirsi alle scelte di un progettista che sicuramente ne sa più di loro, alle scelte del Committente ,che dovrà poi vivere l'immobile, solo per il gusto di poter dire qualcosa nel migliore dei casi, nel peggiore, godere nel fatto di aver saputo creare dubbi e incertezze. evitateli assolutamente, il cantiere é un luogo intimo da vivere fino alla realizzazione finale, anche il Committente non dovrebbe entrare se non in caso di necessità, perché se un progetto è chiaro ed esauriente, la presenza di un non addetto ai lavori durante le varie fasi é solo di intralcio e nella maggior parte dei casi farà sempre domande dettate dalla non conoscenza delle fasi lavorative, dall'ansia delle risultato, e dalla tempistica dei lavori.

la presenza di un Direttore dei lavori e progettista deve sopperire a tutte queste presenze, rassicurando sul risultato dell'opera il Committente.


7) Ed infine...

Per ultimo, ma non per importanza, ci terrei a dire che un buon progetto e una buona realizzazione, sono un vanto sia per il progettista, sia per l'impresa, sia per il Committente.

Soltanto un buon rapporto tra queste figure può portare al compimento di un opera valida, il rispetto delle professionalità e delle competenze é necessario e fondamentale,

compito del progettista é quello di fare un ottimo progetto che tenga conto de lrappoto tra funzionalità/qualità/sostenibilità/ prezzo

Compito dell'impresa é quello di realizzare con mezzi e tecniche e tempistiche quanto prescritto dal progetto e dal capitolato d'appalto.

Compito del Committente é quello di assicurare sempre di ogni momento l'apporto economico affinché le opere non si fermino, cercando di non cambiare in corso d'opera scelte che potrebbero allungare sia i tempi di realizzazione, sia i costi degli stessi, a meno che non sia consapevole e si accolli tutte le responsabilità, cosi come ogni soggetto interessato all'opera deve necessariamente fare.